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Informazioni Psicologiche

Donne Insieme Contro la Violenza

Violenza psicologica - Donne Insieme Contro la Violenza

Definizione della violenza: " ogni costrizione di natura fisica o psichica, che porti con sé il terrore, la fuga, la disgrazia, la sofferenza o la morte di un essere animato; o ancora qualunque atto intrusivo che abbia come effetto volontario o involontario l'espropriazione dell'altro, il danno o la distruzione di oggetti inanimati." ( Antropologa francese Héritier 1997).
 
Può non essere semplice distinguere e definire la violenza psicologica: si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nella relazione e finiscono per privare la vittima del proprio valore, riducendola ad un oggetto. Il lento insinuarsi di tali atteggiamenti finisce spesso per essere accolto dalla donna. Contemporaneamente, il maltrattamento procura sofferenza e corrode, influenzando l'autostima della vittima, manipolandone lo stato psichico, restringendone la libertà d'azione e spaventandola.

Riconoscere la violenza psicologica
  • il tuo partner critica il tuo modo di parlare, di muoverti, di vestire
  • ti critica anche davanti i figli
  • ti rimprovera davanti agli amici per quello che dici o per come ti comporti
  • ti chiede di cambiare il tuo aspetto fisico per compiacerlo
  • non ti permette di telefonare e/o di vedere i tuoi familiari
  • non ti permette di uscire da sola o con le tue amiche
  • ti segue
  • controlla le tue telefonate e i tuoi sms
  • ti accusa di non essere una buona madre
  • ti accusa di non essere una buona moglie
  • minaccia di non farti vedere più i tuoi figli
  • minaccia di ucciderti
  • minaccia di uccidersi se non acconsenti a fare ciò che vuole

Violenza e dipendenza affettiva

La maggioranza delle donne che subisce violenza non risulta né tossicodipendente, né alcolista, né con disturbi psichiatrici e lo stesso discorso vale anche per gli uomini. Tra le donne che denunciano la violenza, l'80% sono vittime di violenza psicologica e il 60-70% ritornano dai loro partner maltrattanti a causa di bassa autostima, paura, sottomissione, dipendenza affettiva ed economica, sensi di colpa per i figli o la famiglia, o perché temono che la giustizia non sia in grado di difenderle da eventuali ritorsioni.
 
La donna che subisce violenza psicologica soffre di dipendenza affettiva: si tratta di una modalità di relazionarsi con il partner in modo patologico, per cui una persona si aggrappa e dipende completamente dal rapporto, anche se il rapporto risulta fallimentare. La donna mostra fragilità e paura di essere abbandonata, svaluta sé stessa, non si crede degna di essere rispettata, ha scarsa stima di sé ed è disposta a qualsiasi cosa pur di non rimanere sola ed essere accettata. Dalla svalutazione di sé consegue la scelta di partner violenti o psichicamente disturbati poiché si ritiene di non meritare di meglio; ne deriva la perdita della propria integrità psicologica.
 
Rivolgersi al centro antiviolenza significa per la donna vittima di maltrattamento e violenza ricevere aiuto, non in termini assistenziali, ma per ritrovare il coraggio di tutelare sé e i propri figli; per riacquistare autostima e superare le difficoltà; per uscire dalla violenza acquisendo conoscenza degli strumenti che possono essere utilizzati, ottenendo rispetto per le proprie scelte all'interno di una relazione di fiducia non giudicante con le operatrici.
 
Nella consulenza psicologica si analizzano la storia personale, i sensi di colpa, il vissuto interno e relazionale e i meccanismi di difesa utilizzati; si rievocano gli episodi di maltrattamento, la storia di coppia, facendo i conti con il senso di vergogna e la confusione nei racconti.
 
Il centro antiviolenza offre ascolto sincero, accoglienza, fiducia, non giudizio, empatia.
 
Nel rispetto della libertà e volontà della donna, può prospettare l’invio alla rete di servizi per la sua presa in carico e la definizione di un progetto di autonomia.

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